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lunedì 4 aprile 2011

LIGURIA

Finalmente dopo  lunghi mesi invernali, sono arrivata in Liguria.


Non riesco a pensare ad un posto migliore di questo: la natura cosi' imponente, la terra e' piccola e mangiata dal mare, gli odori delle erbe aromatiche ti entrano dentro e ti lasciano solo dopo qualche giorno.
Le strade sono difficili da percorre, non a misura di auto...
Ti viene istintivo camminare, scoprire, ascoltare un silenzio che sa di buono.


Quando sono in questa fragile regione d'Italia, mi svuoto delle parole quotidiane, come se il mio cervello, per uno strano meccanismo di risparmio energetico, perdesse un bel po' di informazioni, si "alleggerisse", per stabilirsi su livelli di conversazione intimi, chiari, necessari.












Ovunque e in nessun posto: questo il messaggio che mi arriva.
Essere una volta tanto niente rispetto alla bellezza che ti seduce, che ti toglie il fiato, e che, allo stesso tempo, ti prende tutto quel pacchetto di emozioni che sei, lo elebora e ti restituisce solo cio' che ti serve.

E' la vita, o meglio e' la vita che non viviamo: quella che si fa contemplando. Ascoltando.
Subendo.
Anche noi stessi.












 









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